A casa con gli Spiriti, una storia vera che fa rabbrividire

A casa con gli Spiriti

Quando avevo cinque anni ho vissuto con la mia famiglia in una casa con gli spiriti, e ci siamo rimasti fino a quando avevo undici o dodici anni.

La casa con gli spiriti era un vecchio appartamento in un edificio isolato, situato in periferia, costruito da più di cento anni. La famiglia che ci abitava prima di noi, è stata quella di un mio parente, ma non so bene per quanto tempo ci sono rimasti.

Nello spazio sotto il tetto c’erano due soffitte basse, proprio in corrispondenza delle camere da letto dei miei fratelli maggiori, al primo piano. Una di queste soffitte era sempre aperta, mentre l’altra era chiusa con un lucchetto, e il padrone di casa ci aveva raccomandato di starci lontano, diceva che lì dentro c’erano solo oggetti personali.

Una notte mio fratello, preso dalla curiosità di vedere il contenuto di quella stanza, riuscì a scardinare la porta. C’erano vecchi vestiti. Un sacco di vecchi abiti neri che sembravano appartenere a persone religiose, forse preti e monache, di sicuro erano molto antichi.

C’erano anche molte foto, e qualche cianfrusaglia. Lui, però, non toccò nulla, era solo per dare una sbirciata innocente, non l’avesse mai fatto!

Da quel momento è cambiato tutto, in quella casa con gli spiriti, qualcosa di terribile si era svegliata. La notte successiva, mio fratello maggiore, che era per un breve periodo in casa nostra, stava dormendo al piano di sopra con la moglie, quando spense la luce, sentì qualcuno gridare: “Apri quella porta chiusa a chiave”, o qualcosa di simile. Ci disse che la camera fu immediatamente invasa dal freddo, e chiese alla moglie: “Hai sentito?”.

Avvertì improvvisamente uno strano odore che pervadeva la stanza, era come se qualcuno avesse aperto una scatola di vecchi libri, e una folata di vento gli scombinò i capelli. Fece un salto sul letto, si strinse alla moglie e si coprì il viso con le coperte. La moglie, improvvisamente, iniziò a piangere e a urlare: “Guarda lì! Guarda lì!”. Un fantasma attraversò la parete, fermandosi ai piedi del loro letto.

Era una massa incandescente che aveva trapassato la parete del sottotetto. Mentre loro giacevano nel letto, paralizzati, l’entità, che era ferma ai piedi del letto, ha cominciato a prendere la forma di una donna, con le mani tese sopra di loro. Sentendo le urla, mio padre accese la luce dal piano di sotto, e l’entità scomparve.

Mio fratello giurò che la storia era vera fino alla sua morte, avvenuta pochi anni fa. La moglie, che vive ancora in quella zona, lo ha sempre confermato.

Un altro episodio, accaduto in quella casa con gli spiriti, riguarda me e mia sorella che giocavamo con le nostre biciclette.

Un giorno mia madre uscì fuori per chiamarci, e aveva notato che la mia sorellina più piccola era nella stanza da letto, intenta a spazzolarsi i capelli davanti allo specchio.

Mia madre era in piedi, davanti la porta d’ingresso, quando ha fatto un passo fuori dalla porta, notò che la mia sorellina correva in cortile, inseguiva noi con le biciclette, chi era la bambina davanti allo specchio non lo abbiamo mai saputo, sicuramente non era di carne.

In casa si sentivano spesso rumori strani, mia mamma, quando restava da sola, preferiva stare fuori in giardino o nel garage, almeno fino a quando non tornavamo da scuola o dal lavoro. Ironia della sorte, mio padre scoprì tempo dopo che un uomo si era impiccato in quel garage, o almeno così gli ha raccontato uno dei suoi colleghi.

Quella vecchia casa con gli spiriti oggi non c’è più, al suo posto c’è un altro edificio, ma il garage è ancora lì …


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