Case infestate, il mistero dei fantasmi delle ville di Mondello

Case infestate, il mistero delle ville di Mondello

Le case infestate di Mondello, che si tratti di leggende metropolitane o pura fantasia popolare, hanno messo sempre paura, sono ubicate in luoghi incantevoli eppure queste ville non riescono ad essere vendute, e se vengono abitate è sempre e solo per brevi periodi, in compagnia di fantasmi.

Case infestate a Mondello, nota località balneare di Palermo, una borgata marinara separata dal centro città da un grande parco percorribile in auto, il Parco della Favorita.

Questo splendido luogo, con una spiaggia dai colori caraibici, racchiude in sé almeno tre costruzioni considerate “case infestate”, tra cui la famosa ‘Villa Caboto’ (che non esiste, e più avanti vedremo perché), si tratta di edifici costruiti tra fine ‘800 e i primi decenni del ‘900 alcuni dei quali in cattivo stato di conservazione.

Su queste case infestate c’è molto da raccontare, storie di fantasmi, di sangue e di morte, fenomeni poltergeist e molto altro, vicende terrificanti a tal punto che una di queste spaventa tutti coloro che passano nelle sue vicinanze o che tentano di entrarvi. E’ la “villa di Mondello”, che risulta “definitivamente abbandonata” dagli anni ’80, la misteriosa casa di Mondello si trova in viale Galatea, di fronte l’hotel Palace ed è, per antonomasia, la più sinistra delle dimore palermitane.

Le storie di fantasmi che si raccontano su questo edificio in stile liberty sono tante, pare che nella villa, un tempo c’era un capanno per giardinieri; la figlia di uno di loro era promessa ad un ricco signore, ma lei amava un soldato americano, quando il padre scoprì che s’incontravano di nascosto decise di intervenire per troncare quella storia d’amore; pensando che gli amanti fossero dentro la struttura, serrò la porta e diede fuoco al capanno. Dentro c’era solo la figlia, che morì nell’incendio e da allora la sua anima dannata vaga in quel luogo, aspettando il suo amato, che non l’aveva mai raggiunta.

Successivamente, intorno agli anni ’40, la villa fu adibita a casa d’appuntamenti, in cui i soldati tedeschi, che occupavano la città di Palermo, vennero uccisi insieme alle prostitute durante un’imboscata dei soldati americani. Da allora i loro spiriti, rimasti prigionieri della villa, ogni notte si manifestano intenti a far baldoria proprio come da vivi.

Secondo alcuni, questa storia dei soldati andò diversamente: i tedeschi ubriachi, iniziarono a litigare tra loro e scoppiò una rissa che finì in uno sterminio. Una terza versione racconta che in questa villa c’era un quartier generale tedesco dove si tenevano i prigionieri più importanti, che venivano torturati e poi uccisi, quindi si tratterebbe dei fantasmi di prigionieri di guerra.

Storie diverse, su un luogo in cui una cosa è certa: fa paura! Tutti quelli che si sono avvicinati all’edificio concordano nel dire che al suo interno, o semplicemente nelle sue vicinanze, accadono fatti strani, ad esempio durante la notte si sentono strani rumori provenire dall’abitazione.

C’è anche chi sostiene di essere stato picchiato selvaggiamente dagli spiriti maligni, davanti la villa con la recinsione gialla, e chi giura di aver visto la flebile luce di un lume accendersi e spegnersi più volte, e molto altro. Infine, si racconta anche che i membri dell’ultima famiglia che ha vissuto in questa casa siano deceduti tutti in circostanze misteriose, di morte violenta.

Di questa villa si è interessato anche un famoso esorcista siciliano, Padre Matteo La Grua, il quale ha sostenuto che la casa è disturbata da entità demoniache chiamate all’interno.

La seconda delle “case infestate”, da molti chiamata villa Caboto, si trova alcune decine di metri più avanti, nella stessa via. Su questo edificio non mi soffermo, in quanto c’è molta confusione su di esso, come dicevo prima “non esiste villa Caboto” in quanto questa villa viene confusa con un altro edificio in stile liberty ubicato nella parte nord di piazza Caboto, sempre a Mondello.

Anche qui c’è un fitto alone di mistero e situazioni spesso inspiegabili, si tratta di un’altra villa dall’aspetto sinistro, anch’essa teatro di episodi minori, che hanno però contribuito a farla diventare una casa infestata dagli spiriti. Molta gente, capitata per caso in questa villa, ha vissuto inquietanti esperienze: rubinetti che si aprono da soli, urla, mormorii e singhiozzi.

Una ragazza, che passava davanti all’ingresso dell’edificio, è caduta misteriosamente in trance, portata via dai suoi amici, in seguito, dopo essersi ripresa, la giovane ha riferito di aver visto una vecchia appoggiata alla porta della villa, la donna rideva e con modi sinistri la invitava ad entrare …


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30 commenti su “Case infestate, il mistero dei fantasmi delle ville di Mondello”

  1. Sulla villa nei pressi dell’Hotel Palace, costruita in stile pompeiano nei primi anni 1920′, vorrei dire che da alcuni diari scritti da una ragazza che viveva a Mondelo negli anni 1930′, recentemente ritrovati da un architetto che conosco, si evincerebbe che le leggende sulle presenze soprannaturali in questo edificio risalgano a prima della guerra.
    Sulla villa Caboto, vorrei aggiungere che dovrebbe trattarsi di quella vicino all’angolo sud-est accanto la stazione di servizio abbandonata. Poichè su quell’angolo sorgeva l’antica chiesa di Valdesi, demolita nel 1906. Non è chiaro se nella chiesa vi fossero tombe ; pare anche che l’antica chiesa fosse stata costruita su un terreno ritenuto sacro per qualche motivo. Quindi è molto probabile che la leggenda di villa Caboto derivi da una profanazione dell’area.
    In fine aggiungo che a partire dal 1925, dato che la massoneria fu dichiarata fuori legge dal fascismo, i massoni si riunivano in clandestinità in una villa di Mondello, non bene identificata, nei pressi di viale dei Pioppi, dove pare abbiano costruito il loro tempio con affreschi e simboli esoterici segreti.Qualcuno afferma che il tempio dopo la guerra fu usato da una setta satanica operativa fino agli anni 1970′. Ho sentito anche parlare di un percorso esoterico a Mondello che alcuni iniziati o illuminati compiono a scadenze regolari come parte di un rito, mi piacerebbe saperne di più.

  2. Si trova a piazza Caboto, in zona valdesi, io ci sono stato e fatte foto, non è la casa, come in figura, che è poi la casa che da sia sulla piazza e sulla strada principale, ma è la casa centrale subito a fianco con la villa

  3. Caspita nel 2011 mi trovavo a passare proprio di lì al ritorno dal mare ero assieme a mio figlio, allora aveva 6 anni. La villa con la ringhiera gialla di fronte l’hotel Palace.
    Io anni prima, ignorai il mio ex cognato e mio cugino che raccontarono che mentre erano lì davanti si affacciò un signore sui 55 anni, cappelli bianchi e lo sguardo di ghiaccio, questo li invitava ad entrare per girare la villa. Loro si guardarono negli occhi e ringraziarono il signore che diceva di essere il nuovo proprietario e con una scusa dissero che dovevano andare via. Così lui li prego che giorno 1 aprile ci sarebbe stata una riunione per fare capire alle persone che questa villa non è affatto infestata.
    Poi gli diedero la mano era congelata e lo sguardo di ghiaccio senza pupille. Io passando da lì con mio figlio in moto ci accorgemmo subito che lì davanti il cancelletto c’erano il signore con capelli bianchi e sguardo di ghiaccio che dalla descrizione corrispondeva a quella di mio cugino e del mio ex cognato, poi c’erano donne magre che appena si accorsero che guardavamo si girarono di scatto e andarono verso dentro e bambini piccoli e passeggini antichi. Il tempo di fare il giro dalla villa pure a senso unico che lì davanti non c’erano più, ma solo un gattone enorme che mi fissava male.

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