Tempo fa è salita alla ribalta delle cronache la vicenda del fantasma bambino apparso nei pressi del castello di Orio Canavese. Uno, anzi più testimoni, giurano di averlo visto e sentito. Della presenza di fantasmi nei castelli si trova spesso traccia nella storia, nelle tradizioni o nelle leggende legate a questi luoghi fortificati, un tempo roccaforti del potere, e da diversi secoli custodi di fatti e misfatti delle genti che vi abitavano.
La costruzione del castello di Orio Canavese fu iniziata sotto la reggenza di Madama Reale Cristina di Borbone, verso la metà del 1600, divenendo poi per successione Signoria dei Marchesi di Birago. Nel corso del tempo tante furono le famiglie che si avvicendarono nella proprietà del palazzo, tra queste Lesiona, Granari di Mercenasco e quella dei Compans di Brichanteau, conti di Ala, distinta famiglia di origine francese, la quale nel 1833 cedette il feudo a quella savoiarda Sallier de la Tour.
Si tratta in realtà di un palazzo fortificato, detto anche il Castello, che nel 1928 fu acquisito dall’INPS che lo ampliò con un’ala moderna, in contrasto con lo stile classico della costruzione preesistente. L’enorme complesso situato su un colle a quota 430 metri, domina l’abitato di Orio e i paesi limitrofi, immerso in un vasto parco con alberi secolari e rigogliose conifere.
Nel 1949 il castello fu trasformato in “Preventorio per convalescenza da malattie polmonari”, destinato alla cura di bambini di età compresa tra 1 e 14 anni. Era dotato di attrezzature all’avanguardia e 160 posti letto. Fino al 1979, quando a causa della forte diminuzione del numero dei ricoverati, l’Amministrazione decise di cessarne l’attività.
Dopo diversi tentativi di vendita all’incanto, presumibilmente andati a vuoto, l’intero complesso versa in condizioni di abbandono.
Le apparizioni nel castello di Orio sono state numerose, con tanto di testimoni oculari che hanno raccontato in dettaglio la loro esperienza, e lo vediamo in seguito, ma già nel 1840 era successo un fatto molto inquietante. Un ospite del Conte de la Tour fu il protagonista di una “avventura” che ha richiesto molto sangue freddo!
Il giovane, fidanzato con una nipote del Conte, era ospite per un breve periodo al castello. Una notte venne svegliato dal sinistro scricchiolio della porta della camera che occupava, improvvisamente la porta si spalancò e il poveretto si ritrovò davanti la figura di un uomo, vestito in abiti cinquecenteschi, che lo fissava con occhi scintillanti e uno sguardo minaccioso. Il fantasma teneva impugnata una lunga spada e lo invitò a seguirlo.
Con molta freddezza il giovane scese per una scala di servizio e assieme al fantasma giunsero in una cantina. L’inquietante figura si fermò davanti a un muro e picchiò più volte il pavimento con la punta della spada, facendogli segno di scavare. Il malcapitato cominciò a scavare con le mani e, dopo aver tolto un po’ di terra, trovò e raccolse delle ossa umane. Il fantasma, visibilmente soddisfatto, rinfoderata la sua lunga spada svanì nel nulla.
Il giovane fece seppellire quei resti in terra consacrata e dopo una breve indagine scoprì che appartenevano a un gentiluomo straniero, ucciso in un’imboscata messa in atto per rubargli la borsa piena di denaro che portava con sé e seppellito in tutta fretta tra le fondamenta del castello in costruzione.
Tornando a tempi più recenti troviamo le testimonianze di alcune persone del luogo che hanno visto e sentito i fantasmi del castello di Orio, che oggi è di proprietà dell’ASL. Tra queste c’è quella dell’antiquario Gianluca Malanca, ex caporal maggiore della Brigata Folgore, che ha raccontato ai media locali di averli visti in più occasioni: “Li ho visti io e li han visti anche tanti altri. In alcuni siti internet so che qualcuno ne ha parlato…”, ha detto. “Avrò dormito lì almeno una trentina di notti. Conosco tutto di quel luogo. Ogni pianta. Ogni sasso … Conosco i tanti softair che giocano alla guerra … non credo ai fantasmi e non mi fanno paura …”.
Lui dice che non ci crede ma gli “incontri” inspiegabili che ha avuto sono rimasti scolpiti nella sua mente. Esperienze indelebili, difficili da cancellare. Il primo avvistamento risale al novembre del 2007. Un secondo avvistamento circa due anni dopo, di notte. Poi un terzo nei sotterranei dell’edificio e un’altra volta, mentre era in compagnia di altre tre persone. “Una si è spaventata ed è scappata via – aggiunge – Cos’erano? Rumori in un caso. Nebbia. Vento. Poi la visione chiara di un bambino vestito di bianco con i capelli corti. Il bambino che scandiva sempre le stesse parole: io ho già pagato …”. “Io ho già pagato …!”.
Ecco un VIDEO sul castello pubblicato su Youtube da URBEX – ORBIS