Il castello di Trezzo sull’Adda è il simbolo dell’omonima cittadina, ubicato a nordest di Milano, sorge a picco su una doppia ansa del fiume Adda e regala un panorama meraviglioso. Le sue mura, ancora oggi, trasudano spiriti erranti e fantasmi un tempo vittime di fatti drammatici. Come quelli di Bernabò Visconti e di una sua sfortunata figlia.
La costruzione del Castello di Trezzo nasce dall’esigenza di erigere una fortificazione difensiva a un ponte, situato in un punto strategico del territorio milanese. Circondato su tre lati dal fiume Adda, il castello visconteo fu realizzato nel 1300 su commissione di Bernabò Visconti accanto ad una rocca preesistente che, secondo la tradizione locale, era stata voluta dalla regina Teodolinda.
Più volte distrutto e riscostruito, il Castello di Trezzo fu teatro di lotte cruenti e conquiste da parte di personaggi storici di alto calibro come il Barbarossa, i Visconti ed i Torriani. Ma la sua storia è soprattutto legata a quella di Bernabò Visconti, che qui venne ucciso dal nipote e rivale Giangaleazzo Visconti, signore di Milano, dopo essere stato rinchiuso nelle segrete.
Quello che resta dell’antico maniero, visitabile, sono la corte, il pozzo, i sotterranei, la torre a pianta quadrata e alta una quarantina di metri, che regala una splendida vista sul territorio circostante.

Intriganti sono anche i misteri e le storie di fantasmi legate al Castello Visconteo, vuoi per le tragiche vicende passate di cui è stato tante volte testimone. La leggenda narra che nel parco adiacente, in un punto sconosciuto, sia sepolto il tesoro di Federico il Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero dal 1121 al 1190. Il suo fantasma si aggira ogni notte per il castello, intento a difendere il suo tesoro ancora inviolato.
Una vicenda accaduta durante la seconda Guerra Mondiale racconta di un avvistamento di gruppo: alcuni fantasmi di damigelle di corte e guerrieri medievali sono apparsi a dei militari tedeschi, accampati nel castello di Trezzo. Questi ultimi, increduli, si convinsero di aver fatto tutti lo stesso sogno.
Un altro fantasma legato alla rocca è quello di una castellana che si suicidò lanciandosi da una delle torri del castello, per il divieto del padre di sposare l’uomo desiderato. Ancora oggi, dopo tanti secoli, si rinnova questo gesto disperato e ogni notte si può notare l’ombra della giovane donna che cade dall’alto della torre, dissolvendosi prima di toccare terra.
Infine ci sono le testimonianze di chi ha visto aleggiare nei corridoi del castello il fantasma di una delle tante figlie di Bernabò Visconti. La sfortunata ragazza, rea di essersi innamorata di uno stalliere, venne gettata nel pozzo “delle torture”.