Charlie Charlie challenge il gioco che evoca il Demonio

Charlie Charlie il gioco che evoca gli Spiriti
Evocare il demone di un bambino messicano può giocare brutti scherzi, e mandarti anche all’ospedale, come è accaduto a quattro giovani studenti di una scuola superiore. Il “gioco satanico” Charlie Charlie si è diffuso tramite i social, diventando virale grazie a un video con l’hashtag #CharlieCharlieChallenge.

Ispirato al “Juego de la Lapicera” o “Gioco della penna” , molto popolare in Spagna, nei pigiama party.

Bastano due matite posizionate a forma di croce su foglio di carta con le risposte per invocare lo spirito di Charlie, a cui si pongono le domande.

In particolare il foglio va diviso in quattro parti. Su due di queste si scrive un “Sì”, sulle altre un “No”.

Poi si sistemano due matite al centro dei quadranti, una sull’altra a formare una croce.

Ora si è pronti a evocare Charlie, il demone messicano (Un bimbo di 10 anni che si sarebbe suicidato).

Si fanno delle domande alle quali lui risponde con un “Sì” o con “No” spostando la matita sulla risposta scritta nel foglio.

La rapidità con cui si è diffuso questo fenomeno tra i giovani è preoccupante, loro giocano e si si riprendono in video, ma, anche se molto semplificata, si tratta sempre di una seduta spiritica, c’è il rischio di aprire la porta al diavolo!

Sul fenomeno virale del “Charlie Charlie Challenge” riportiamo un’intervista a Don Aldo Bonaiuto, diffusa sul web dal sito Skuola.net:

“Si tratta di una vera e propria seduta spiritica semplificata per bambini e adolescenti. In questo appuntamento medianico versione 2.0, il medium è sostituito dai partecipanti – spesso giovanissimi – e la griglia “si/no” è solo una variante della cosiddetta tavoletta Ouija usata per far parlare gli spiriti. Ai giovani raccomando di evitare nel modo più assoluto tali pratiche: non si può ‘giocare’ coi demoni senza aprire finestre difficili da richiudere nel mondo delle tenebre. Ci sarebbe da chiedersi quali menti occulte si nascondano dietro a tali invenzioni, soprattutto in considerazione del fatto che sono rivolte principalmente a un pubblico giovane e quindi facilmente influenzabile.”
Secondo lei quindi i ragazzi corrono dei rischi a fare questo tipo di giochi? Quali?
“Non sono quantificabili i danni alla psiche e ancor più allo spirito. Questi ultimi possono andare dai disturbi malefici alla vera e propria possessione diabolica. Solo pochi giorni fa, i quotidiani colombiani hanno riferito di quattro ragazze adolescenti che sono state ricoverate per gravi crisi isteriche dopo aver giocato a Charlie Charlie Challenge. La diagnosi è stata di ‘isteria di massa con sintomi psicotici’. Una volta calmate, le giovani sono state restituite alle famiglie e c’è da sperare che questa brutta esperienza sia di monito anche ad altri.  Negli ultimi anni, denunciano gli psichiatri, sono decine gli adolescenti che sono ricorsi alle cure ospedaliere a seguito di contatti con demoni o entità ultraterrene durante una seduta spiritica”.
Perché, secondo lei, i ragazzi sentono il bisogno di fare questo tipo di giochi?
“I giovani sono curiosi e desiderano sperimentare. Proprio per questo si sentono attratti da tutto ciò che non conoscono ed è misterioso. Secondo padre Amorth, inoltre, il fenomeno delle sedute spiritiche è direttamente proporzionale alla crisi della fede”.
Cosa si sente di dire ai giovani che, per gioco o altro, sono tentati dal praticare il Charlie Challenge?
“Pongo loro una domanda: Dinanzi all’immenso patrimonio di giochi, sport, attività e interessi che potete coltivare perché scegliete queste realtà negative e nefaste la cui influenza può lasciare pericolosi e duraturi strascichi nella vostra vita?”.


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