La Dama Rossa, fantasma di Castellammare di Stabia

Il fantasma della dama rossa a Castellammare di Stabia

La dama rossa appare all’interno del Castello, chi ha visto il suo fantasma racconta di aver udito dei flebili lamenti, interrotti da un pianto singhiozzante e da atroci urla. Vedrai la dama rossa quando scende la notte e il chiarore di luna confonde le ombre. Il fantasma di una donna, morta suicida, spaventa chi osa avvicinarsi al suo luogo preferito.

Il Castrum Maris de Surrento è l’antico nome del Castello medievale, sito a Castellamare di Stabia, in provincia di Napoli, e luogo dove è possibile incontrare l’anima dannata di una donna di mezza età. Il suo fantasma indossa un abito rosso, e da oltre cinque secoli abita la “Camera degli Angeli“.

Il castello medievale stabiese sorge alle pendici del Monte Faito, a circa 100 metri sul livello del mare. La sua costruzione è precedente al 1086, data in cui viene citato in un documento ufficiale come proprietà del Duca di Sorrento, che lo fece edificare per presidiare una delle aree di frontiera dei suoi domini.

Tra i secoli XI e XV, nel periodo degli Angioini e degli Aragonesi, subì diverse trasformazioni e rifacimenti. Dopo un lungo periodo di abbandono, intorno al 1930 è stato restaurato e oggi viene utilizzato da privati come sede di ricevimenti e meeting.

Secondo numerose testimonianze il Castello a Mare sarebbe infestato dai fantasmi, e in particolare i fenomeni paranormali registrati negli anni si riferiscono alla presenza dello spettro di una castellana.

Una donna sfortunata, che appare con lunghi capelli neri e una veste rossa. Trascorre la dannazione eterna a spaventare gli ospiti della fortezza con rumori inquietanti, urla, pianti e risate sataniche, che echeggiano sinistre tra le mura del maniero, disturbando il sonno di chiunque vi pernotti.

Il fantasma della dama rossa a Castellammare di Stabia2

Il destino di questa donna fu segnato al tempo della Congiura dei Baroni, nell’ottobre del 1459, la dama rossa aprì le porte del Castello (difeso dal catalano Gaillard) alle truppe di Giovanni d’Angiò, figlio di Renato, che lo conquistarono senza resistenza alcuna. Il motivo di quel gesto era sentimentale, infatti la donna si era innamorata perdutamente di uno dei soldati nemici, che l’aveva fatta invaghire solo per raggiungere il proprio scopo: varcare facilmente le mura del Castello.

Sentitasi respinta dal suo amato cavaliere, la donna, fu anche rifiutata ed evitata dagli altri castellani a causa del suo tradimento. Poco tempo dopo, travolta da una profonda depressione, si tolse la vita avvelenandosi nella sua camera da letto.

Il luogo, che oggi è conosciuto come “la camera degli angeli”, è infestato da una strana forza, un’entità misteriosa ed ostile che costringe chiunque alla fuga.


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