Il fantasma della bella Elena degli Angeli, moglie di Manfredi di Svevia, vaga nei dintorni del Castello di Lagopesole dove visse i momenti più felici della sua vita e qui cerca ancora gli amati figli e il caro marito, perduti per sempre.
Elena degli Angeli era il soprannome di Elena Ducas moglie di Manfredi, figlio del grande Federico II di Svevia. La sua vita fu legata al Castello di Lagopesole, situato nel borgo omonimo, una frazione di Avigliano in provincia di Potenza.
Qui Elena trascorse i suoi anni migliori insieme alla sua famiglia e dopo la morte del marito, in questo luogo venne imprigionata da Carlo d’Angiò.
Il castello, che in origine aveva una funzione militare per il controllo dell’antico tracciato della via Herculea, un percorso che collegava Melfi a Potenza, fu costruito dai saraceni, e successivamente ampliato dai normanni. Ospitò personaggi illustri come Ruggero II nel 1129, papa Innocenzo II e l’imperatore Lotario III.
In epoca sveva, Federico II lo trasformò in residenza di caccia e dal 1242 al 1250 ebbe luogo l’ultima fase di costruzione della fortezza. Il figlio Manfredi e la moglie Elena degli Angeli ne fecero la dimora principale.
Decaduta la dinastia sveva, il maniero passo agli angioini, che lo usavano come residenza estiva. Nel 1416 era feudo dei Caracciolo e nel 1530 dei Doria, proprietari legittimi fino al 1969.
Il Castello di Lagopesole il 7 aprile 1861 divenne il rifugio di Carmine ‘Donatelli’ Crocco che lo occupò con la sua banda di 400 briganti, e come in tanti altri castelli lucani, su di esso si tramandano numerose leggende e storie di fantasmi.
Quando la luce del sole al tramonto tinge di fuoco le torri del castello, si sente un pianto struggente che squarcia il silenzio che avvolge la fortezza, all’improvviso tra le bifore si può scorgere il fantasma, una pallida figura che vaga inconsolabile per quelle stanze. Si tratta dello spettro di Elena degli Angeli.
Qui la povera donna, dopo i momenti felici con la famiglia, trascorse i più tristi momenti della sua vita, avvolta nello sconforto totale e nel dolore per la perdita del marito e ogni notte di luna piena urla e piange nella vana attesa di rivederlo.
La leggenda vuole che anche lo spirito di Manfredi di Svevia, ucciso nel corso della Battaglia di Benevento il 26 febbraio 1266, si aggiri nelle campagne di Lagopesole. Lui, con indosso un mantello verde e in groppa a un cavallo bianco, galoppa veloce alla ricerca della amata moglie e dei figli.
Chissà se la triste attesa è destinata all’eternità, o se un giorno le due povere anime finalmente riescono a congiungersi …
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