Il fantasma di Torre Alfina, storico castello della Tuscia, è tornato a fare paura. Si moltiplicano le segnalazioni di strani eventi e quella di una figura femminile che si aggira tra le mura del castello.
Ad attirare l’attenzione della stampa nazionale è stato l’esito dei rilievi riscontrati nel sopralluogo effettuato dall’associazione “Ghost Hunters” di Roma.
Il castello di Torre Alfina è una prestigiosa dimora storica con cortile interno e giardini all’italiana, circondata e protetta da mura fortificate. Le prime testimonianze documentate risalgono al Duecento, quando Sforza Monaldeschi della Cervara, famoso uomo d’armi, trasforma l’antica struttura fortificata in elegante residenza di campagna nello stile rinascimentale.
I Monaldeschi conservarono la proprietà fino alla metà del XVII secolo, quando per via ereditaria passò alla famiglia Bourbon del Monte. Nel 1880 Torre Alfina fu venduta al banchiere di Anversa Edoardo Cahen, che avviò un restauro totale dell’edificio.
Secondo le numerose testimonianze sul fantasma di Torre Alfina, sia all’interno che all’esterno del castello si sarebbero verificati diversi fenomeni paranormali. Una dama in abbigliamento d’epoca è stata avvistata mentre scende una scalinata e in un altro episodio di fianco ad una statua.
Qualcuno ha fatto notare che sul prato intorno al castello sono comparse delle orme bianche e per sette mesi, sopra di esse, non è mai cresciuto nulla.
Sono diverse anche le segnalazioni di “spostamenti di oggetti”, l’ultima in ordine di tempo quella di una coppia di sposi. Durante un pernottamento degli sposini nella struttura, mentre un membro dello staff si accingeva ad aprire la porta della stanza a loro destinata, un presepe “con una pesantissima campana di vetro sopra” si sarebbe mosso, spostandosi di almeno 20 cm, per poi cadere rovinosamente a terra.
Durante il sopralluogo dei Ghost Hunters sono state piazzate 4 telecamere nel castello: una nella sala delle feste; una nel corridoio con gli affreschi; una sulla scalinata e l’ultima dove si trovava il presepe.
“Sono stati utilizzati un registratore ad alta sensibilità, una termocamera e una macchina fotografica per l’acquisizione nel campo dell’infrarosso e dell’ultravioletto – hanno precisato – durante l’intera sessione di ricerca delle telecamere con visione notturna monitoravano tutto ciò che accadeva”.
Nella relazione finale dell’associazione si legge: “È stato possibile notare un’alterazione su un’antica sedia, la peculiarità del fatto è che nonostante nessuno si sia seduto, osservando l’immagine riportata sembra proprio che i punti di calore corrispondano a quelli che qualsiasi persona toccherebbe posandovisi sopra”.
Aggiungendo: “quando è un essere umano a sedersi, la sedia presenta dei tratti completamente differenti e tende a conservare la temperatura del suo fruitore”.
I cacciatori di fantasmi affermano che su quella sedia nessun essere umano si è seduto, ma qualcosa di soprannaturale e non registrabile. Presto, fanno sapere, si recheranno di nuovo sul luogo, con il gruppo al completo, per ulteriori ricerche.