Il Castello di Fènis è una delle mete più suggestive della Val d’Aosta. E’ un luogo infestato dai fantasmi, come tanti altri castelli incantevoli, edifici magici che racchiudono storie misteriose e affascinanti leggende.
Diversamente dal solito, il Castello di Fenis non si trova arroccato su un promontorio roccioso ma è situato in una zona priva di difese naturali. Le prime notizie della sua esistenza si hanno da un documento del 1242, dove se ne parla con il nome di castrum Fenitii.
Apparteneva al visconte di Aosta Gotofredo di Challant e ai suoi fratelli, fu ampliato nel corso dei secoli successivi fino a diventare nel 1420 un castello alpino esemplare, di epoca medievale.
La struttura centrale del castello ha pianta pentagonale con tre dei suoi cinque vertici muniti di torrette circolari, mentre nell’angolo di sud-ovest c’è un possente torrione e nell’angolo a sud una torre a pianta quadrata.
Il maniero è racchiuso da una doppia cinta di mura, con numerose torri di guardia collegate da un camminamento di ronda. All’interno si possono ammirare meravigliosi affreschi, sale di rappresentanza e splendidi camini.
La famiglia Challant è stata proprietaria del Castello di Fènis fino al 1716, anno in cui fu ceduto a Baldassarre Castellar, conte di Saluzzo Paesana.
Negli anni successivi il sito andò in rovina, fu lentamente abbandonato e trasformato in una sorta di stalla. Nel 1895 lo acquistò Alfredo d’Andrade che fece tornare il castello agli antichi splendori. Dal 1936 appartiene all’Amministrazione Regionale che lo ha destinato a sede del Museo del mobile valdostano.
Negli anni ’80 qui, tra le stanze del castello, fu girata una pellicola di grande successo, si tratta del film in cui il noto attore Paolo Villaggio veste i panni di ‘Fracchia contro Dracula‘, una parodia sui vampiri liberamente tratta dal libro ‘Dracula‘ di Bram Stoker.
I racconti legati alle apparizioni di fantasmi nel Castello di Fènis sono numerosi, c’è chi ha sentito strani rumori, urla e suoni di catene provenire dalle sale del maniero e poi c’è l’affascinante storia della salma ospitata nel castello.
E’ quella di un bambino imbalsamato, morto da secoli, ucciso dalla mano della matrigna per questioni di eredità. La donna, sposa in seconde nozze col padre, voleva che fosse il fratellastro, suo figlio naturale, l’unico erede delle fortune della famiglia, così trucidò il bimbo.
A tutt’oggi il suo fantasma viene visto girovagare nelle stanze del castello, sia di notte che di giorno, e sono in molti i turisti che lo hanno notato.
Lo spettro del bambino comunque non è violento, si limita soltanto a spostare oggetti e suppellettili, in particolare nelle cucine. Se decidete di visitare il castello, ve lo consiglio, tenete gli occhi bene aperti e la fotocamera digitale sempre in mano, non si sa mai.
quando ho visitato il castello ero entrata col gruppo delle 14. mi sono soffermata a guardare il camico in pietra(il gruppo è andato avanti) che c’è in una stanza e ho sentito qualcuno dietro di me ma quando mi sono girata dietro di me c’era solo la finestra che si affaccia sulle mura del lato del parcheggio del paese…. non ho avuto paura sono abituata a queste cose ma non ero stata capace di capire chi fosse… ora penso che sia stato il bimbo.
Stefania Risolvi liked this on Facebook.
Stefano Aradei liked this on Facebook.
Francesca Esposito liked this on Facebook.
Judy Jo March liked this on Facebook.
Giulia Iorio liked this on Facebook.
Daniele Castori liked this on Facebook.
Adriana InChains Anhaia liked this on Facebook.
Moira Giuntini liked this on Facebook.
Alessandro Gnofle Bronchi liked this on Facebook.
Dario Fanelli liked this on Facebook.
Riccardo Bucci liked this on Facebook.
Viviana Anselmi liked this on Facebook.
Marjo D’Angelo liked this on Facebook.
Ilaria Segatori liked this on Facebook.
Tony Corti liked this on Facebook.
Graziella Scordo liked this on Facebook.
Oriana Zagaria liked this on Facebook.
Lavinia Granato liked this on Facebook.
Paola Bertuzzi liked this on Facebook.
Luca Diabula liked this on Facebook.
Sabrina Cosso liked this on Facebook.
Vito Serra liked this on Facebook.
Gianfranco Fattorini liked this on Facebook.
Nhitz Seculles liked this on Facebook.
Lucone Nicolai liked this on Facebook.
Ugo Venturi liked this on Facebook.
Ehnnilis Esmalen liked this on Facebook.