Un fantasma decapitato e manifestazioni paranormali di natura sconosciuta infestano Villa Oldofredi Tadini, un’antica dimora piemontese ricca di storia e custode di oscuri misteri. Qui si è consumato un atto di efferata crudeltà, la decapitazione di Luigi Mocchia conte di San Michele.
La villa è una delle più antiche costruzioni di Cuneo, e la sua antica torre fu eretta poco dopo la nascita della città. Fu ampliata a partire dal XVI secolo e fino alla prima metà del XIX secolo. Entrò in possesso dei “Mocchia di San Michele” in seguito al matrimonio di Scipione Mocchia con Lucrezia Brizio, nel 1570. I Mocchia erano una delle famiglie più antiche presenti a Cuneo dalla sua fondazione. Ebbero numerosi incarichi amministrativi, militari e politici alla corte dei Savoia, ai quali restarono fedeli nel corso dei secoli.
Villa Oldofredi Tadini rimase gravemente danneggiata durante la battaglia di Madonna dell’Olmo, che il 30 settembre 1744 oppose i Savoia all’esercito franco-spagnolo che occupava Cuneo. Nel febbraio 1799, il Comune aveva deliberato l’annessione alla Francia. La presenza dei francesi sul territorio cuneese non fu ben accolta. Soprattutto nei paesi circostanti, dove si erano formati movimenti armati antifrancesi capeggiati da alcuni nobili, tra cui il conte Luigi Mocchia di San Michele, che aveva contribuito ad organizzare una vera milizia, la “Massa Cristiana”.
A “sopprimere i rivoltosi” fu inviato un corpo di 2500 francesi, che iniziò a rastrellare i paesi limitrofi, causando centinaia di morti e ingenti danni alle campagne, incendiando le case e saccheggiando le chiese. La notte del 5 luglio 1799, il conte Mocchia “colonnello delle armate di S.M. il re di Sardegna fu ucciso in guerra vicino a Cuneo all’età di 45 anni circa”. Noto per le sue posizioni anti-francesi, venne decapitato e il suo corpo fu sepolto nel giardino della villa, anche se il punto esatto non è mai stato individuato, mentre la testa venne portata su una picca in giro per la città, come monito per la popolazione. In seguito fu recuperata da un parroco che la seppellì nel cimitero della frazione di Passatore, da cui si sono perse le tracce.
Da quel giorno è stato un susseguirsi di apparizioni e manifestazioni inquietanti del fantasma decapitato. Lo spirito “dannato” del Conte gira ancora nottetempo nella casa, alla ricerca della sua testa. I fenomeni paranormali sembrano accentuarsi nei primi giorni di luglio, in concomitanza con la sua morte. La cosa strana è che non sono percepiti dai suoi discendenti, che tuttora abitano villa Oldofredi, ma dagli ignari ospiti.
In tanti hanno riferito di inquietanti rumori, con percezione di presenze strane. La sensazione è però che il fantasma decapitato sia una figura pacifica, che non incute paura, che si muove quasi in punta di piedi per non disturbare.
La frequenza degli strani eventi ha richiamato l’attenzione di numerosi sensitivi, ricercatori del paranormale e “cacciatori di fantasmi”. La rete televisiva Sky, alcuni anni fa, ha realizzato e trasmesso una puntata speciale dedicata al fantasma di Villa Oldofredi Tadini (reperibile su Youtube).
La villa, con le sue sale interne e la cappella, oltre ad essere uno scenario di grande suggestione per eventi privati e matrimoni, è aperta al pubblico e visitabile in ogni momento dell’anno, per gruppi e su prenotazione.