Un fantasma nel Palazzo di giustizia di Palermo? La testimonianza attendibile riferisce dell’avvistamento del fantasma di una donna vestita di bianco, con un foulard rosso al collo, che si aggirerebbe per i corridoi e le stanze del Palazzo di giustizia di Palermo.
Ad averlo visto sarebbe un carabiniere che lavorava nel turno di notte. Quando l’agente si è avvicinato per fermare la donna, quest’ultima è misteriosamente scomparsa.
Si tratta dunque di uno spettro? Oppure qualcuno si è introdotto nottetempo nell’edificio più blindato del capoluogo siciliano, beffando la sicurezza?
Di certo c’è che il carabiniere ha redatto una relazione in cui sostiene di avere visto nei corridoi una figura apparentemente di donna, vestita di bianco, con una sciarpa o un foulard rosso al collo: non appena il militare le si sarebbe avvicinato, sarebbe letteralmente sparita, in una zona in cui non c’erano vie d’uscita. Il fatto è accaduto intorno alle tre del mattino.
L’edificio fu progettato negli anni trenta del Novecento dagli architetti Ernesto e Gaetano Rapisardi seguendo l’allora corrente razionalista tipica del periodo fascista. La costruzione del Palazzo di Giustizia iniziò nel 1938, e si interruppe quasi subito a causa della guerra, i lavori ripresero nei primi anni cinquanta e terminarono nel 1957.
Per la costruzione dell’edificio vennero abbattuti il Bastione di Aragona al quartiere del Capo e altre costruzioni adiacenti. Tra queste costruzioni era compreso lo stabilimento Gulì, che era stato edificato nel 1882.
Il Palazzo è stato arricchito con alcune opere d’arte: a piano terra, un altorilievo di Luigi Venturini raffigurante il re Salomone nell’atto di amministrare la giustizia, installato nel 1965, e al centro dell’atrio, una grande scultura in bronzo di Vincenzo Gennaro, dedicata a tutti i caduti della Giustizia, posizionata nel 1995. Il vecchio ed il nuovo Palazzo di Giustizia sono separati da un’ampia piazza pedonale, dedicata al ricordo dei giudici uccisi per la loro azione di contrasto a Cosa nostra, e prende il nome di “Piazza della Memoria”.
IO SONO sCIAMAN DALLA NASCITA E LI VEDO SIA DI GIORNO CHE DI NOTTE DA SEMPRE da ben 65 anni