La Rocca Sforzesca di Imola è la dimora del celebre fantasma di Caterina Sforza, contessa e signora di Imola e Forlì nel XV secolo. Protagonista indiscussa degli eventi paranormali e delle leggende legate alla Rocca Sforzesca, Caterina Sforza nacque all’incirca nel 1463. Figlia illegittima di Galeazzo Maria Sforza e di Lucrezia Landriani, Caterina è ricordata dalla storia per la sua bellezza e per le sue conoscenze di alchimia.
A lei appartiene il volto della Madonna raffigurata tra gli stucchi del coro della Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Brisighella. L’artista Marco Palmezzano, che la volle raffigurare nel 1520, si ispirò alla contessa quando lei era già morta da 11 anni.
Una combattente impavida e spietata, cercò di resistere all’assalto di Cesare Borgia, il Valentino, che assediò il suo castello per giorni.
Sconfitta e imprigionata, fu poi condotta a Roma per essere rinchiusa nelle segrete di Castel Sant’Angelo, trattata come una regina entrò nella Capitale cavalcando un destriero avvinghiata da catene d’oro massiccio.
I francesi nemici, chiamarono il loro cannone più potente “Caterina”, in onore del suo indomito coraggio. Morì il 28 maggio 1509 a Firenze.
La Rocca Sforzesca è uno splendido esempio di fortezza medievale, le sue origini risalgono al 1261.
La struttura originaria possedeva ben nove torri quadrangolari distribuite nel perimetro e una decima torre, il mastio, che campeggia tuttora al centro del cortile interno.
Alla fine del 1400 gli Sforza completarono la trasformazione rinascimentale dell’edificio, conclusa dal nuovo signore di Imola Girolamo Riario, nipote di papa Sisto IV e sposo di Caterina Sforza.
A partire dal 1480 le torri angolari quadrate vennero inglobate negli spessi torrioni circolari capaci di resistere ai colpi delle bombarde, e fu iniziata anche la costruzione di una residenza, il Palazzetto.
Dopo la crisi della signoria Riario Sforza e l’assedio della Rocca, mosso da Cesare Borgia detto il Valentino, nel 1499 Imola torna sotto il dominio pontificio, gli ambienti della fortezza furono utilizzati come carcere fino al 1958, data di inizio dei restauri e destinazione a museo.
Il fantasma della mitica Caterina Sforza, femina di grandissimo animo et core e mostro in femminil figura, appare da secoli nei luoghi in cui visse. Il suo spirito, armato di lancia, squarcia improvvisamente il buio delle tenebre nel vano tentativo di difendersi dall’assalto cruento di Cesare Borgia.
Qualcuno ha visto apparire nelle notti di luna piena, il bel volto della contessa tra le bifore della Rocca, intenta a scrutare negli astri i segreti del futuro.
La leggenda racconta anche di una grande cassa piena d’oro, nascosta nel palazzo, e che lo spettro della sua padrona, per proteggerlo dai malintenzionati, si aggiri per le stanze con un lume in mano.
Se qualcuno tenta di avventurarsi su per le scale, il fantasma di Caterina Sforza compare in cima facendo piombare l’ambiente nel buio, per impedire a chiunque il passaggio verso le sue dimore segrete.
Siete avvisati!
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