Il fantasma di Bianca sfortunata damigella a Palazzo Spinelli

Il fantasma di Bianca a Palazzo Spinelli

Il fantasma di Bianca, una giovane e sfortunata damigella, da tempo appare a Palazzo Spinelli di Laurino, nel quartiere San Lorenzo. Basta soltanto varcare il portone di questo edificio per percepire un senso di paura e avvertire la presenza del fantasma di Bianca.

Lo spirito di Bianca, murata ancora viva in una delle numerose stanze del palazzo, cerca ancora di vendicarsi, e ogni sua manifestazione spesso è seguita da un tragico evento.

La location di questa storia vera di fantasmi è Palazzo Spinelli di Laurino, una dimora storica, oggi molto degradata, che in passato appartenne al poeta Giovanni Pontano (1429 – 1503) e nel XVIII secolo fu acquistata dalla famiglia Spinelli, duchi di Laurino.

Nel 1767 Troiano Spinelli pianificò e progettò l’attuale struttura dell’edificio, accorpando due edifici cinquecenteschi attigui. Alcune delle soluzioni architettoniche del Palazzo risaltano per la loro originalità. Il cortile interno a pianta ellittica, adorno di statue e stucchi di notevole bellezza, è l’unico presente a Napoli.

Imponente è anche lo scalone progettato dall’architetto Ferdinando Sanfelice, composto da due rampe: una, in asse con la parete di fondo e quella successiva con una doppia rampa con duplice prospettiva.

Ad abbellire la parete del primo cortile ci sono dodici statue allegoriche realizzate in terracotta, la statua dell’Immacolata sovrasta l’orologio e due busti di imperatori romani completano la decorazione.

Il fantasma di Bianca a Palazzo Spinelli1
Nel secondo atrio, dove c’è la scala a doppia rampa, troviamo un emiciclo con nove nicchie con epigrafi, che accolgono i busti delle dame della famiglia.

Mentre la cappella privata, attigua al cortile, ha la volta affrescata da Antonio Sarnelli, sei loggette con balaustre marmoree e una cantoria in legno intagliata e dorata.

Sulla cantoria sono presenti gli stemmi delle famiglie committenti della ristrutturazione settecentesca.

In questo palazzo furono girate alcune scene di tre importanti film, con interpreti di alto livello come Marcello Mastroianni, Burt Lancaster, Claudia Cardinale e Carlo Giuffrè.

Si tratta delle pellicole: ‘Giallo napoletano’ di Sergio Corbucci (1979), ‘La Pelle’ di Liliana Cavani (1981) e ‘Maccheroni’ di Ettore Scola (1985).

Il dramma della giovane Bianca contribuisce ad avvolgere Palazzo Spinelli di Laurino in un alone di mistero, e incute paura a chiunque oltrepassi il numero 362 di via dei Tribunali a Napoli.

Il fantasma di Bianca a Palazzo Spinelli2
Nello scalone dell’edificio, in molti affermano di aver visto il fantasma di Bianca, damigella della nobildonna Lorenza Spinelli. Una donna crudele e cinica, che, come si narra, non degnava il consorte della benché minima considerazione.

Quando un giorno il marito, poco prima di partire per la guerra, entrò nella camera della moglie per un affettuoso saluto, lei lo trattò male. Il principe, piuttosto seccato, mentre si allontanava incrociò lo sguardo dolce della bella Bianca, intenta a pettinare la sua signora.

La compassionevole scena, riflessa nello specchio della stanza, insospettì Lorenza.

Quando il marito fu distante, presa dalla gelosia la donna fece prima imprigionare Bianca nelle carceri e poi col più atroce dei supplizi, ordinò di murarla ancora viva nella sua stanza.

La povera Bianca, innocente e indifesa, pronunciò queste ultime parole: “Famme pure murà viva, ma in allegrezza o in grannezza tu me vidarraje.”

Da allora, il fantasma di Bianca, che non ha mai abbandonato il palazzo, appare come presagio di gioie o disgrazie: lo spettro ha una veste bianca e, nel caso di sventure si presenta con il volto coperto da un velo nero.


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