I fantasmi di Piazza Senarega e di Vico Librai

Vico dell'Amor Perfetto vico librai
Iniziamo un breve viaggio nei luoghi misteriosi di Genova per parlarvi del fantasma di Piazza Senarega e di Vico Librai. Siamo nel cuore della città antica non lontani dal porto. La piazza, fu sede della consorteria nobiliare degli Usodimare per tutto il Medioevo, e luogo prescelto dal Senarega per la costruzione del suo palazzo.

Nei pressi della piazza si trova Vico dell’Amor Perfetto, e come racconta la tradizione … a mezzogiorno in punto, si può scorgere da una finestra dell’edificio che affaccia su Piazza Senarega, il fantasma di una cortigiana che da secoli ripete la stessa macabra scena: lo spettro della candida fanciulla si innalza verso il cielo tenendo sottobraccio un fagotto che contiene la sua testa mozzata da un amante geloso.

Sempre le leggende della tradizione genovese narrano che non lontano da qui, partendo sempre da piazza Senarega e proseguendo per via Orefici, si giunge in Vico delle Mele, un “carruggio” molto buio e stretto, dove si sarebbe svolta la storia di un fantasma molto particolare.

La vittima era il cliente di una prostituta del luogo che dopo un incontro amoroso scomparve nel nulla portando con se il palazzo dove si consumò la fugace relazione. Ma, prima di lasciare Genova è doveroso un accenno allo spettro più famoso della città, quello della vecchietta di Vico Librai. Sono in tanti a giurare di averla vista, anche persone al di sopra di ogni sospetto.

Pare che la vecchietta compaia solo nel periodo delle feste natalizie e negli anni particolarmente freddi; è vestita come una genovese di un tempo, con una gonna lunga e nera e un fazzoletto in testa e chiede a tutti, in dialetto del luogo, dov’è la sua casa, appunto Vico Librai.

Il Vico Librai non esiste più, infatti fu demolito negli anni ‘60 insieme alle case circostanti per la costruzione di un nuovo complesso di palazzi. La vecchietta, una sera che nevicava, è apparsa anche in un bar della zona e ha chiesto da bere, il barista le ha dato un bicchiere di latte, ma lei non lo ha bevuto ma ha voluto pagare lo stesso con alcune monete.

Quando il barista si rese conto che la vecchina aveva dimenticato il borsellino, lei era scomparsa e fuori, sulla neve fresca, non c’era nessuna impronta. Il borsellino conteneva alcune monete del Regno d’Italia, un rosario e delle immaginette sacre, tutti oggetti risalenti all’ottocento.

A seguire un video che tratta del fantasma di Vico Librai:


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