Il fantasma di Sora Laura si aggira all’interno di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, a Città di Castello. La donna è rea di aver fatto scomparire i suoi amanti.
Palazzo Vitelli alla Cannoniera è una nobile dimora della prima metà del sec. XVI. Venne edificato in occasione delle nozze di Alessandro Vitelli e Angela Paola dei Rossi di San Secondo Parmense.
La facciata principale del palazzo, con un alto porticato a cinque arcate sostenute originariamente da colonne danneggiate dal terremoto del 1789 e inglobate nei grandi pilastri, è interamente decorata da graffiti realizzati dal Gherardi su disegni del Vasari.
Un’ampia scala, con volta affrescata da Prospero Fontana, permette di raggiungere il salone del piano nobile, dove l’artista ha illustrato le imprese della famiglia Vitelli.
Nel palazzo è allestita la Pinacoteca comunale, la seconda per importanza della regione Umbria, dopo la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia, che custodisce opere di grandi artisti quali Raffaello, Signorelli, Pomarancio, Raffaellino del Colle e molti altri.
Secondo la leggenda del fantasma di Sora Laura, Alessandro Vitelli e la sua sposa vissero per poco tempo nel palazzo perché il condottiero convinse la moglie a trasferirsi in un’altra dimora di famiglia e riservare la Cannoniera alla sua amante, Laura.
La ragazza, di umili origini, si stabilì nell’edificio e trascorreva le sue giornate a ricamare fazzoletti, nell’attesa del suo spasimante. Ma il Vitelli stava lontano per lunghi periodi e la giovane iniziò a soffrire di solitudine.
Quando un giorno un cavaliere passò sotto la sua finestra, la bella Laura gettò a terra un fazzoletto, attirando l’attenzione dell’uomo che diventò il suo amante. Per il timore che il Vitelli la scoprisse Laura decise di eliminare quell’amante che clandestinamente si recava a palazzo. Lo fece cadere in una botola il cui fondo era ricoperto di lame.
E il cavaliere non fu l’unico uomo che la Sora Laura adescò e sedusse, per poi liberarsene grazie al mortale trabocchetto nascosto nell’edificio, si racconta che diversi ragazzi di Città di Castello sparirono nel nulla. Fino a quando, dopo aver scoperto il tradimento del marito, la moglie di Vitelli decise di vendicarsi delle malefatte di Laura assoldando un sicario e facendola uccidere.
Da quel momento il fantasma di Sora Laura sarebbe rimasto intrappolato nel palazzo, in preda alla disperazione e in cerca di perdono per le crudeltà commesse.