Voglio raccontarvi le mie esperienze paranormali positive. Sono una donna di 46 anni, imprenditrice e con i piedi per terra. Tuttavia, ho sempre avuto la sensazione che ciò che percepiamo con i nostri occhi non è tutto quello che c’è da vedere.
Le prime esperienze paranormali positive le ho avute presto. Fin da quando ero bambina, sono stata molto sensibile alle manifestazioni paranormali, e un’appassionata dell’occulto. Racconterò del tempo che ho trascorso con un fantasma.
Ho vissuto, tra il 1977 e il 1984, in un quartiere periferico, composto per lo più di case nuove. Qualche tempo dopo il trasferimento in questa casa ho iniziato a vedere le ‘cose’.
Un giorno, mentre percorrevo il corridoio al primo piano, mi sono soffermata a guardare in biblioteca, che si trovava proprio di fronte alle scale, e ho notato un uomo seduto sul divano, sorrideva maliziosamente, guardando verso di me. Il suo volto era cupo e terrificante, non riesco a descriverlo esattamente, ma vi dico solo che era orribile.
Ho urlato forte, dalla paura, e mia madre e mia sorella, che in quel momento erano in casa, sono corse su per le scale dalla cucina. Nessuna delle due ha visto niente.
L’uomo era ‘svanito’ nel momento in cui sono arrivate loro. L’unica prova della presenza di quel fantasma era un segno sul divano, dove stava seduto, (quella mattina avevo sistemato i cuscini e nessuno era entrato nella biblioteca per tutto il giorno).
Quella sera, mio padre tornò tardi dal lavoro e, con una risatina sulle labbra, mia madre e mia sorella gli raccontarono delle mie esperienze paranormali. Lui non rise, ma piuttosto, prese un bruciatore di incenso dalla libreria ed iniziò a purificare la casa dalle energie negative. (Potrà sembrare piuttosto insolito per un uomo d’affari fare tutto questo, ma mio padre era un seguace di filosofie orientali e arti marziali).
Per un paio di giorni non successe niente, poi quell’uomo è tornato, lo sentii tossire dentro l’armadio, e mentre camminava nel corridoio. Aveva sempre lo stesso sguardo cupo, che mi metteva a disagio.
Un paio di anni dopo la sua prima apparizione nella biblioteca, la situazione era cambiata e le esperienze paranormali continuarono. Per tre notti di fila (intorno alla mezzanotte) mi svegliavo e trovavo lui che mi guardava, stava in piedi, immobile, accanto al mio letto. Era vestito con un cappotto scuro, e indossava un cappello nero.
Non ho mai avuto il coraggio di parlare con lui, non ha mai aperto bocca. Tempo dopo, mia sorella e mia madre smisero di ridere delle mie esperienze paranormali.
Mia sorella aveva dei folletti nel suo armadio, che le nascondevano le cose, mentre mia mamma sentiva ‘voci’ e vedeva ombre. Nessuno di noi si è mai fatto male, così abbiamo imparato a convivere con il fantasma. Non abbiamo mai scoperto chi fosse.
L’unica cosa che sapevamo di quella casa era che l’ex proprietario, un architetto, dopo averla costruita decise di lasciare il paese e venderla.
Siamo stati i primi abitanti di quell’appartamento. Lo abbiamo lasciato nel 1984, quando ci siamo trasferiti in un’altra città. L’uomo non ci ha seguito.
Continuo ad avere esperienze paranormali positive, ma questa è stata la più importante della mia vita. Vivere con un fantasma può cambiare la vita di una persona e renderla più interessante …
inviata da Paola
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ma perchè le chiama “positive”?
perchè probabilmente il periodo in cui le ha vissute l’ha fatta ‘crescere’ spiritualmente …
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