Chatel Argent è un antico castello dove furono arse al rogo decine di streghe. Oggi ridotto a ruderi, l’edificio si erge su un terrazzo roccioso a picco sulla Dora Baltea nel comune di Villeneuve, in Valle d’Aosta.
Il promontorio su cui sorge il castello era già abitato in epoca protostorica e ai tempi dei Romani. I ruderi del castello Chatel-Argent risalgono al 1275, edificato su un insediamento risalente probabilmente all’Età del Bronzo o del Ferro, e sono opera di James of Saint Georges, architetto del conte Pietro II di Savoia.
Costruito a scopo militare e utilizzato solo in caso di pericolo, il castello è protetto da una triplice cinta muraria costruita sul ciglio della terrazza rocciosa che domina la valle e che comprende sul lato ovest, una recinzione interna che incorpora la struttura abitativa oggi scomparsa, la cisterna a volta ed il dongione a pianta circolare.
Sul lato est la cappella dedicata a Santa Colomba in stile romanico che si ritiene risalente al XI secolo. La semplicità dell’impianto testimonia la funzione esclusivamente militare mantenuta nei secoli dal castello, che solo occasionalmente ospitò i conti di Savoia.
Chatel Argent è legato alla storia delle streghe e ai luoghi che le hanno viste protagoniste nella storia. Tra il XIII e il XIV secolo in questa zona delle Alpi, tra Piemonte e Valle d’Aosta furono accusate di stregoneria dal Tribunale dell’Inquisizione e condannate circa 60 persone.
Tutte torturate in maniera diversa, chi con la tortura della pera, chi con il rogo, nel 1339 proprio a Chatel Argent fu arsa viva la presunta strega Peronetta da Aquiano.
I ruderi del castello oggi visibili sono gestiti dalla Fondation Grand-Paradis, che organizza visite guidate lungo un itinerario che si snoda sul promontorio e denominato “Vivre Châtel-Argent”. Il sito si raggiunge facilmente a piedi, in un quarto d’ora, dalla stradina che parte dal ponte sulla Dora Baltea nel centro abitato di Villeneuve.