La contessa Matelda è il celebre fantasma del borgo medievale di Poppi in provincia di Arezzo. Una nobildonna libertina che fu murata viva nella torre del castello, ribattezzata Torre del diavolo.
Il fantasma della contessa Matelda continua da secoli a infestare il castello di Poppi dei Conti Guidi, un maniero che domina il borgo aretino e s’innalza possente sulla suggestiva vallata del Casentino, all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Le prime notizie certe sull’esistenza del castello risalgono al 1169, anche se alcuni studi sostengono che la fondazione della costruzione è da far risalire al periodo longobardo. In perfetto stato di conservazione, oltre alle bellezze architettoniche, il castello conserva al suo interno alcuni tesori, tra cui la cappella affrescata da Taddeo Gaddi, allievo di Giotto e circa 20.000 volumi della Biblioteca Rilliana.
Un tempo, dalla porta di accesso di questa principesca dimora, entravano cavalieri, soldati e armigeri, poeti (Dante Alighieri soggiornò in una delle stanze del piano nobile) e menestrelli, tutti chiamati a corte dalla famiglia Guidi, signori aperti e magnanimi con il popolo che abitava quel territorio.
La fortezza è stata ovviamente anche scenario di lotte sanguinose, il castello di Poppi cela un mistero che da sempre affascina e fa discutere gli esperti di tutto il mondo.
Al suo interno è possibile avvistare il fantasma della crudele contessa Matelda, la cui triste vicenda è legata alla celebre Torre del diavolo. La nobildonna, sposa dell’anziano Conte Guidi, visse nel 1200 circa. Un matrimonio probabilmente combinato, come si usava fare nel medioevo, allo scopo di allargare i domini territoriali, e imposto dalla famiglia della futura sposa.
Matelda era una bella donna, sicuramente affascinante e voluttuosa, come raccontano le cronache del tempo, epoca intimamente legata a costumi libertini appannaggio esclusivo della ricca e annoiata nobiltà.
E così Telda, approfittando delle lunghe assenze del marito, trascorreva le sue giornate fra le braccia di numerosi amanti.
La contessa però era molto accorta e, per impedire che i suoi tradimenti fossero scoperti, faceva uscire i suoi amanti da un passaggio segreto, una trappola che finiva in un pozzo, in cui i malcapitati venivano fatti a pezzi cadendo sulle lame che spuntavano dal fondo. Un giorno però, dopo che molti uomini del borgo sparivano misteriosamente, le donne si ribellarono e decisero di murare viva la contessa Matelda nella Torre del Diavolo, dove morì di fame e di sete.
Ancora oggi c’è chi giura di aver visto il fantasma della contessa vagare di notte nei pressi del castello di Poppi, alla continua ricerca di uomini da conquistare e intimi desideri da soddisfare.
Secondo altre testimonianze, nelle notti di luna piena, il cortile del castello si anima di numerosi fantasmi e si sentono ancora i rumori delle armi.
Sono le anime dei cavalieri che in passato si sfidavano a duello, e lì morenti, venivano seppelliti.
Il castello dei Conti Guidi mantiene i suoi segreti da secoli e merita di essere visitato. Come fanno di frequente numerosi investigatori del paranormale, a caccia di rumori sinistri e fantasmi da catturare.
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E’ stata un’indagine molto interessante quella da noi svolta
dacci ulteriori dettagli … :)
Il Giap Roma che rappresento, ha indagato all’interno del Castello di Poppi.
Il materiale con il video resoconto è presente sul nostro sito internet http://www.giaproma.it
Altrimenti posso incollare qui il link del video
grazie per il tuo contributo, è interessante poter approfondire l’argomento con materiale preso direttamente sul “campo”.