Oggetti smarriti, strani rumori e inquietanti presenze

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Oggetti smarriti e strane sensazioni fanno pensare che in casa possa esserci una presenza. Vi siete mai accorti di fenomeni strani? Si parla di oggetti smarriti in numerose esperienze paranormali. Migliaia di storie vere di fantasmi hanno in comune oggetti spostati, porte e finestre che si aprono da sole, strani rumori e voci inquietanti. Brividi intensi, associati alla sensazione che qualcosa, o qualcuno, ci stia guardando, o toccando. Come nella storia di Paola:

Voglio condividere con voi la mia esperienza da brividi, ora che sono trascorsi alcuni mesi dall’accaduto e tutto è tornato alla normalità.

Circa tre anni fa vivevo in un piccolo appartamento ammobiliato con una compagna di stanza, per motivi di studio. Di solito tornavo a casa durante le vacanze e qualche volta anche nel fine settimana. Un giorno, al mio ritorno, la mia compagna di stanza mi disse che non le piaceva restare da sola in quell’appartamento, e ad essere sincera non piaceva neanche a me.

Fino a quel momento non credevo ai fantasmi, agli spiriti, alle voci, agli oggetti smarriti e a tutte quelle cose catalogate come fenomeni paranormali, però in quella stanza avvertivo delle sensazioni inquietanti, come quando ci si sente osservati, fino a provare paura!

Io e la mia coinquilina eravamo entrambe d’accordo che quando stavamo lì da sole sentivamo come se ci fosse qualcun altro ancora nella stanza, e talvolta sentivamo anche degli strani rumori. Lei addirittura cercava altri posti dove andare a dormire la notte, quando restava da sola.

Un giovedì avevo lezioni per l’intera giornata, dalle 9 alle 17, mentre la mia compagna di stanza era impegnata soltanto per la mattina. La sera, quando sono tornata nell’appartamento mi raccontò quello che le era successo.

Mentre era distesa nel letto improvvisamente balzò in piedi urlando: “Come si apre la porta ?!”. Una strana “voce” gli rispose: “Girando la maniglia …”.

Lei era andata nel panico e non riusciva ad aprire la porta. La manopola risultava sbloccata, ma non poteva aprirla.

Era come se qualcuno stava appoggiato sulla porta e con il peso la bloccava. Ha anche cercato di usare un righello di metallo come un piede di porco per forzarne l’apertura. Poi ha chiamato il vicino, che però si è avvicinato alla porta ha tentato di aprirla, poi ha pensato che fosse una specie di scherzo ed è andato via.

Quella mattina la mia compagna di stanza, sconvolta e spaventata, ha perso la sua lezione e si è rifugiata sotto le coperte fino a quando sono tornata a casa.

Sulla porta trovai i segni del righello, controllai anche la serratura, ma era tutto funzionante. Poi lei mi disse una cosa che mi mise i brividi – queste sono le sue parole: “Si nasconde da noi quando non siamo qui”. Avevo il sangue raggelato e con un filo di voce le raccomandai di chiamarmi se mai fosse rimasta bloccata ancora una volta.

L’altro inquietante episodio accadde a me, ero da sola e stavo sistemando alcune cose in cucina. Mi ricordo che ho messo un pacco di cracker nella dispensa, insieme a un sacchetto di patatine e altri snack. Neanche un’ora più tardi, ero ancora sola, e avevo voglia di mangiare un pacchetto di cracker, ma non erano nella dispensa.

Dov’erano finiti quegli oggetti smarriti, mi chiesi. Non potevo incolpare nessuno di averli spostati, non c’era nessuno in casa, tranne me. L’altra roba era ancora lì, ho cominciato a rovistare ovunque.

Ero sempre più affamata e arrabbiata perché non riuscivo a trovarli, ho giurato li ho messi nella dispensa. Così ho urlato ad alta voce alla stanza: “Dammeli indietro!”.

Ero sul punto di scappare da quell’appartamento. Mi avvicinai alla libreria per sistemare alcuni libri che erano sul pavimento quando, et voilà, ho trovato il pacco di cracker dietro alcuni libri che erano già sullo scaffale. “Grazie!”. Dissi alla stanza vuota …

Abbiamo vissuto lì fino alla fine del corso, circa sei mesi e poi ognuna è andata per la sua strada.


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