Storie orribili nel castello di Noisy

Storie Orribili Nel Castello Di Noisy
Si raccontano storie orribili su un bellissimo castello fiabesco in stile neogotico con le torri gotiche affacciate su morbide colline ondulate. Più che un castello incantato, dimora di re e regine, principi e principesse, il castello di Noisy ha un lato tenebroso fitto di mistero e infestato dai fantasmi.

Château de Noisy, noto anche come castello di Miranda era un maniero neogotico situato in località Celles, presso la municipalità di Houyet, in Belgio, un tempo era la dimora del conte e della contessa Liedekerke de Beaufort e della loro famiglia. All’interno c’erano maestosi corridoi ad arco, sontuose scale in legno e sale da ballo.

La rivoluzione francese iniziata dai contadini il 5 maggio 1789 portò la guerra in Francia e l’instabilità a Bruxelles. La famiglia Liedekerke de Beaufort aveva titoli reali, terre, ricchezza e un forte coinvolgimento nella politica belga. Nel 1792 decisero di fuggire dal castello di Vêve e trasferirsi in una fattoria isolata alla periferia di Celles.

Quando nel 1799 la rivoluzione ebbe termine, e con essa tutto il fervore della caccia ai nobili e alle loro famiglie, i discendenti del conte Liedekerke de Beaufort fecero trasformare la fattoria in una nuova residenza estiva, situata vicino al castello di Vêve, dove poter organizzare feste in giardino e battute di caccia.

Rimasta al Castello di Miranda fino alla seconda guerra mondiale, la famiglia fu cacciata dai nazisti che occuparono l’edificio, utilizzato come caserma e uffici fino alla fine della guerra. Venne anche allestito un piccolo cimitero da campo, dove seppellire i soldati uccisi e i partigiani giustiziati.

Sul finire della guerra i nazisti abbandonarono il castello, occupato dai partigiani, che ogni notte udivano provenire dalle cantine le grida disperate di una donna. La poveretta implorava, con la voce spezzata, che le fosse risparmiata la vita.

I partigiani pensarono subito che si trattasse di una prigioniera della furia nazista rimasta chiusa in una delle celle di sicurezza. Malgrado le minuziose ricerche stanza per stanza, della donna non c’era traccia. L’insistenza di quelle urla misteriose quanto tragiche, spinse i partigiani a fuggire dalle storie orribili di quel luogo sinistro.

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Interni del Castello Di Noisy

Nel 1950 il castello fu utilizzato come orfanotrofio e campo di vacanza per i figli malati degli impiegati delle ferrovie.
200 bambini potevano fare un’esperienza di vacanza all’aria aperta, con attività ludiche, una piscina e un piccolo campo da calcio. I bambini erano per lo più belgi e francesi. Durante le festività natalizie frequentarono il campo anche bambini provenienti dall’Italia.

Sebbene si trattasse di un campo vacanze, c’era un programma rigoroso da seguire e i piccoli ospiti della colonia dovevano vestirsi in modo uniforme. Alcuni di essi raccontarono di maltrattamenti subiti, mentre il personale viveva nel lusso.

Oltre ai maltrattamenti fisici i bambini furono primi a raccontare della presenza dei fantasmi. Erano storie orribili, sentivano i rumori dei passi delle sentinelle tedesche provenire dalla torre campanaria, dove ai bambini era proibito mettere piede, le urla strazianti dei feriti e il lamento dei condannati a morte che provenivano dalle mura interne. Si racconta che nelle notti solitarie poteva capitare di udire una raffica di mitragliatrice sparata da un soldato che lì era morto crudelmente.

Per i bambini gli incubi erano all’ordine del giorno e per molti quel soggiorno nella colonia significava vivere due lunghe e interminabili settimane di notti insonni.

Molti di loro raccontarono la stessa storia: l’apparizione del fantasma di un soldato in divisa da nazista, con gli occhi spalancati e un sorriso sdentato da far rabbrividire, si presentava ogni sera al tramonto, sistemava un cappio a un grosso ramo e dopo che la corda iniziava a penzolare ogni cosa spariva, inghiottita dalla stessa oscurità da cui era venuta.

Dal 1990 l’edificio versava in stato di abbandono, e per il fatto che era infestato dai fantasmi fu meta di dark tourism (turismo dell’orrore) e luogo di riprese cinematografiche.

Nell’agosto del 2017 un vasto incendio interessò il corpo principale del castello danneggiandolo gravemente. Dopo questo episodio nel novembre dello stesso anno, il proprietario decise di far demolire anche la parte superstite dell’edificio.


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