Tra le storie vere di fantasmi vissute e raccontate dai protagonisti c’è questa storia, accaduta a una ragazza nei giorni della commemorazione dei defunti.
In Sicilia sono numerosissime le storie vere di fantasmi che si raccontano in famiglia, e si tramandano di generazione in generazione.
Come quella che durante la notte di Ognissanti la credenza vuole che i defunti della famiglia lascino dei regali per i bambini insieme alla frutta di Martorana e altri dolci caratteristici.
“Era la sera del primo novembre, come tutti i bambini siciliani aspettavamo la mezzanotte per vedere che i morti ci portavano i giocattoli (antica usanza dell’isola) ci facevano credere che la notte tornavano i nostri defunti parenti che ci portavano i doni.
Allora una notte ho visto i miei genitori che sistemavano i doni a nostra insaputa, e ridevo perché non credevo più alla cosa, me ne tornai a letto dicendo tra me e me, tutte balle, ma, verso le due mi sono alzata per andare a bere e vidi una vecchia signora che vegliava sui doni, era tutta vestita tutta di nero, molte rughe in faccia, le chiesi chi fosse, e lei rispose: sono la proprietaria dei tuoi giocattoli sono quella che ogni 2 novembre viene in questa casa per vedere i suoi nipotini.
Allora pensai ad uno scherzo, non diedi molta importanza alla cosa e tornai a letto, la mattina seguente ne parlai con la mamma, e mi disse che era soltanto una mia immaginazione, ma un anno dopo la rividi, le chiesi nuovamente chi fosse, lei mi rispose: sono la nonna della tua mamma, però non dire a nessuno che sono stata qui, altrimenti non posso più tornare.
Non raccontai a nessuno della vecchietta, e tutti gli anni la rivedevo, quando ho compiuto 18 anni non la vidi più tornare, ma la ricordero’ per sempre“.
Francesca, San Giovanni La Punta (CT)
Anche io quando ero piccolo ricordo che mi svegliavo la notte dei defunti e vedevo nel salone, di solito i giochi li mettevano sotto un tavolo nel salone, vedevo una figura… Immaginavo fosse frutto della mia fantasia, non ho mai chiesto nulla, ma dava un senso di gioia e pacatezza e penso era mia nonna, l’unica che avevo conosciuto, che era dolcissima con me. Da bambini non so perché, forse crediamo per via della nostra innocenza, ma si riescono a vedere queste cose che da grandi non si vedono più… Eppure io quando mi sento solo, triste, dopo delusioni amorose o di altra natura sento sempre un qualcosa che mi da energia… Voglia di fare. Non so se sia uno spirito guida alcuni dicono, che è diverso dall’angelo custode, non so, ma è così e mi sento pieno e completo da solo.