Le visite della nonna defunta sono iniziate quando ero ancora sposata con il mio primo marito. Il matrimonio faceva schifo, e questa è stata probabilmente la ragione per cui è successo tutto questo.
Ci eravamo appena trasferiti in un bel complesso di appartamenti di due piani, a Milano. Il nostro non era molto spazioso ma bellissimo con una camera da letto. C’era un soggiorno che conduceva all’esterno su un ampio balcone.
Oltre al soggiorno c’era una sala da pranzo e di fronte l’ingresso della cucina, che era abbastanza grande. Avevamo una camera da letto con una cabina armadio. Adiacente alla camera da letto c’era il bagno.
Per entrare nel nostro appartamento al 2° piano avevamo una porta esterna di metallo dipinta di bianco. Bisognava salire da una scala esterna e quella porta di metallo faceva un rumore molto distinto quando veniva aperta o chiusa. Sto citando “quella” porta per una ragione che diventerà chiara.
Devo spiegare che il mio ex marito ha avuto molti problemi a mantenere un lavoro. Diciamo che era uno scansafatiche. Un vero e proprio “lavoro”, non poteva farlo per più di una settimana o due. Se non fosse stato per me che lavoravo, non avremmo mai avuto quel bell’appartamento.
Era il mio giorno libero. Lavoravo in un ospedale come infermiera e quando lavoravo nel fine settimana avevo due giorni liberi a metà settimana. Quella mattina, dopo che il mio ex marito era uscito per andare al lavoro sono tornata a letto per continuare a riposare. Ero sdraiata a pancia in giù quando ho sentito la porta esterna aprirsi e chiudersi.
Come ho detto prima il suono di quella porta era inconfondibile. Ho chiamato mio marito, pensando che avesse perso di nuovo un altro lavoro e che fosse tornato a casa per darmi l’ennesima “scusa”. Non ho sentito risposta. Ho chiamato di nuovo. E ancora, nessuna risposta. Così ho cercato di riprendere sonno.
All’improvviso ho “sentito” una voce che chiamava “me”. Una voce molto familiare. Era mia nonna, morta circa quattro anni prima. Diceva chiaramente: “Linda. Alzati. Sono passate le 9:00. Si sta facendo tardi. Alzati tesoro”. Mi sono spaventata e sono rimasta a letto senza muovere un muscolo. Ho razionalizzato con me stessa che forse ero solo più stanca del solito e la mia mente mi stava giocando brutti scherzi. Poco dopo la sua voce risuonò dalla porta della nostra camera da letto. Che cos’è? Mi sono detta, senza muovermi.
Improvvisamente quella voce era proprio accanto al letto che iniziò a tremare visibilmente. Saltai fuori dal letto. Rimasi vicino all’armadio fissando il letto che ora era immobile. Pensai di stare impazzendo. Mi calmai e decisi di rimettermi di nuovo a dormire. Poi, nel momento in cui tirai su le coperte, il letto tremò molto più violentemente.
Accidenti! Ancora una volta, saltai velocemente fuori dal letto, e non sono un atleta. Ero visibilmente scossa finché non mi sono calmata e ho iniziato a pensare “davvero” a quello che era appena successo. Mi resi conto che mia nonna mi amava teneramente e non avrebbe mai cercato intenzionalmente di spaventarmi. Mi stava facendo sapere che mi stava controllando. Mi sentivo molto meglio. Non mi sentivo in alcun modo minacciata dalla nonna.
Quella sera ne parlai al mio ex marito. Rise di me dicendo che ero stravagante. Non lo apprezzai.
Mia sorella e la sua amica vennero a trovarci. Gli accennai delle visite della nonna defunta. Il suo viso impallidì. Mi disse che la nonna “era stata” da lei una settimana prima. Il mio ex marito di colpo raggelò. Due persone, in tempi e luoghi diversi, non potevano condividere la stessa allucinazione. Rimase in silenzio.
Anni dopo ci trovavamo nella casa di sua madre, che era morta e la proprietà era in fase di successione. Sua zia ci chiese di restare fino a quando non si fosse risolto tutto con i parenti. Il nostro letto matrimoniale era sistemato nel soggiorno perché era la stanza più calda della casa, ed era inverno.
Io avevo un giorno libero e il mio ex marito non lavorava affatto. Non era insolito per lui. Eravamo a letto quando sentii la porta esterna aprirsi e chiudersi. Sentii dei passi arrivare alla porta principale che dava nella sala da pranzo. Poi la voce della nonna diceva: “Linda, alzati. Si sta facendo tardi tesoro!”.
Rimasi sdraiata sapendo cosa sarebbe successo. La voce si avvicinò al letto ripetendosi. Restai immobile. Il letto iniziò a tremare molto forte. Mi alzai con noncuranza soffermandomi a guardare il mio ex marito balzare in piedi con uno sguardo perplesso sul volto. “Cosa diavolo sta succedendo?” sbottò.
Gli dissi che era la nonna che scuoteva il letto e che avrebbe fatto meglio ad alzarsi. Mi disse che ero stravagante e si rimise a letto. A quel punto il letto stava quasi rimbalzando sul pavimento, sbalzandolo giù dal letto. Lui stava tremando mentre fissava il letto che si muoveva da solo. Gli dissi: “È la mia stravagante immaginazione a farlo, eh?”. Era sbalordito. A quel punto ‘finalmente’ mi credette. Non sono mai stata così felice, le visite della nonna defunta lo avevano “messo in riga”.
Dopo che ho divorziato dal mio primo marito mi sono risposata, le visite sono cessate. Credo che la nonna sapesse che stavo avendo un matrimonio molto problematico e infelice. Mi stava guardando e mi faceva sapere che a “lei” importava ancora di me. Credo che i nostri cari non smettano mai di amare, preoccuparsi o prendersi cura di coloro che hanno lasciato. Ce lo fanno sapere di tanto in tanto, ed è una bella sensazione.